HAVEN IN NOTTURNA
Arenzano 10 agosto 2007


 

 

 

 

 

 


ore 21 partenza dal Techdive di Arenzano dove capitan Gino, sfidando un mare non del tutto clemente, ci conduce proprio sulla Signora Dormiente.
Grande emozione per me che avevo atteso quel momento da parecchi mesi. Subito in acqua, subito a fondo. Non ho nemmeno problemi nel compensare. Scendo talmente bene che in un attimo me la ritrovo davanti.

Visibilità stupenda!

Punto la torcia e dovunque il fascio di luce vada a morire si vedono pesci pesci e ancora pesci. Un’enorme musdea (senza un baffo…porella) ci sfugge poi ritorna e ci passa sotto i piedi.Un’aragosta passeggia tranquillamente sulla parete esterna del relitto…mi fiondo per prenderla ma qualcuno si fionda per prendere me…troppo facile ritrovarsi a –50 senza nemmeno rendersene conto .

Al primo colpo d’occhio, la nave è ricoperta di castagnole rosse che fanno di ogni buco il loro giaciglio. Una quantità incredibile di pesci incollati alle pareti come se fossero dei magneti sulla porta di un frigorifero. Resto stupida da come quelle bestiole possano riposare a testa in giù o infilate in qualche pertugio a volte troppo stretto così che restano per metà fuori…e nemmeno a toccarle le svegli. Sorrido pensando a una “impanatura” di anthias anthias…stranezze dei fondali.

Se poi si osserva meglio e l’occhio riesce ad escludere le castagnole, ci si trova davanti a una miriade di altre creature che durante il giorno chissà dove si rintanano: galatee, gamberetti, granceole…addirittura una magnosella (la prima che vedo!) che tranquilla se ne passeggia incurante della nostra attenzione.

Lasciamo il castello per dirigerci (corda alla mano) al fumaiolo. Altro scenario da immortalare…centinaia di pascetti lo avvolgono ed è come se il “camino” fosse un continuo eruttare e risucchiare questo fiume di creaturine e ti domandi ma chi glielo fa fare tutto quel nuotare avanti e indietro… mi stanco solo a guardarle! Ancora musdee, crostacei, una cernia…

Si ritorna al castello giusto in tempo per scovare un bel grongo che sfugge per nascondersi in un buco, dove posso ammirarlo da vicino e accarezzarlo in segno di ringraziamento.

E’ fatta…la guida dice stop…si risale.

Ci aspettano 25 minuti di deco…il tempo necessario per ripercorrere con la testa l’immersione appena fatta e cercare di tirar fuori qualcosa che l’occhio non ha visto ma che è rimasto ugualmente immortalato dentro di me.

Elena