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Immersione al LAGO MAGGIORE

LOCALTA' : CALDE', I BARCONI

DIFFICOLTA': facile

Descrizione immersione

 

Percorrendo la strada provinciale da Laveno a Luino incontriamo le indicazioni per l’abitato di Caldè. Giunti al lago, in prossimità del cantiere nautico attraversiamo la piazza, superiamo il porticciolo e posteggiamo la macchina nel greto ciottoloso di un torrente in secca. Qui, dopo aver indossato l’attrezzatura, ci incamminiamo lungo una viuzza sterrata tenendo il lago sulla destra fino a quando sbocchiamo sulla spiaggia. Entriamo a 90° rispetto alla riva e scendiamo fino alla quota di – 18 mt. Tenendo questa quota e nuotando verso sinistra entro breve troviamo il primo barcone con il fasciame abbastanza deteriorato. E’ molto bello vedere ancora il motore, l’albero di trasmissione e l’elica praticamente intatti. Dopo un giro intorno a questo barcone cercando una bottatrice di circa 2 kg. che l’ha preso come tana, scendiamo verso sinistra in obliquo fino alla quota di circa – 32 mt. ed incontriamo vicino al plinto di una boa il secondo barcone che è in perfetto stato di conservazione. Questo ultimo veniva spinto a vela. I due barconi, che servivano per il trasporto della sabbia, sono stati volutamente affondati dai partigiani durante la seconda guerra mondiale per non dar modo ai tedeschi di traghettare con essi sull’altra sponda del lago. I due barconi che si trovano in perfetto assetto di navigazione sono rifugio in vari periodi dell’anno di numerosissimi persici e bottatrici. Il fondo melmoso e lentamente degradante ci permette di incontrare delle anguille molto grandi e dei lucci

La Storia

I Barconi erano dei Burchielli, barche da trasporto usate molto sul lago, sopratutto dalle cave e dalle fornaci. Trasportavano sopratutto sui navigli il materiale. Sulla prua alcune portavano una sigla: A.U.F. "ad usum fabrica" perchè lavoravano specialmente per la Fabbrica del Duomo. La gente sfruttava i passaggi di questi barconi per recarsi a Milano. In zona è rimasto il detto "auf" che sta a significare "a scrocco".

RILIEVO DEI BARCONI DI CALDE'

Progetto svolto dalla collaborazione di alcuni Team GUE ( http://www.dir-varese.it/)
Molte volte mi sono immersa con Romano, Cristina e Ale a Caldè, sulla franata di fango che ospita a 20 e a 30 metri due barconi in legno, e così una mattina abbiamo deciso che volevamo dare un senso a tutti questi tuffi più o meno sempre simili. Volevamo fare il rilievo dei barconi,. dando loro un orientamento secondo i punti cardinali, delle misure e delle forme. Per fare tutto ciò abbiamo programmato quattro immersioni, e con l'aiuto degli altri buddy subacquei, Andrea C., Andrea S., Davide, Ale P., Annibale, Monica, Bruno, Simone, Max, abbiamo portato a termine il nostro progetto. Sott'acqua ci siamo muniti di spool, annodati ogni 1,5m per prendere le misure, bussole, wet notes per fare i disegni, palloni di segnalazione per indicare in superficie la posizione dei barconi, GPS per rilevare i punti cardinali indicati dai palloni. Nelle prime due immersioni abbiamo preso le misure principali dei barconi (lunghezza, altezza, larghezza, profondità) e il loro orientamento bussola rispetto alla riva. Nella terza e quarta immersione abbiamo rilevato i dettagli (remo timone e albero del secondo barcone, dimensioni del motore del primo barcone, numero e dimensioni delle ordinate delle due barche), controllato l'orientamento rispetto alla riva e lanciato i palloni di segnalazione. Infine Romano è tornato in barca con il GPS er rilevare i punti cardinali in cui si trovavano i palloni. Al termine, ognuno ha riportato i propri dati su un foglio di lavoro in internet e Andrea C. ha elaborato al computer la mappa del fondale. Vorrei ringraziare tutti per l'aiuto in questo piccolissimo progetto, la nostra idea è ora quella di proporre al Comune di Caldè la mappa che ha preparato Andrea per farne un cartellone da esporre in riva al lago, di modo che tutti possano avere un'idea di ciò che nasconde il nostro fantastico lago.
Silvia G.